sabato 29 marzo 2008

poesia

Mi sedeva accanto in silenzio
con il viso tra le mani
lasciando che il mondo
facesse a meno di lei.
Io vicino
rubavo quei momenti
e ascoltavo il suo respiro.
Sospeso nel vuoto
e privo di pensieri
guardavo lontano
perdendomi
nello spessore della distanza.
Non dicevamo niente
ma sapevamo già
cosa avremmo voluto dire.


Pindemonte 9/2/1979

1 commento:

Ermanno ha detto...

Eravate tutti e due sotto scacco prima di aver fatto la mossa :). Scherzi a parte, forse è possibile riconoscere in questo genere di esperienza quello che gli artisti della penna chiamano amore a pelle, appannaggio ed esclusiva di persone veramente speciali. Difatti non mi è mai successa una cosa del genere.
Mi piace questo stile sobrio di descrivere certi tuoi movimenti interni.

Ciao a presto