venerdì 29 febbraio 2008

carnevale 1996

Il bambino travestito da ninja che punta l'arma è mio figlio Alessandro ; riconoscete gl'altri bambini sul palco ?

giovedì 28 febbraio 2008

la vita

Forse un groviglio di emozioni , forse l'illusione di un sogno , forse no , può essere il gemito di un bimbo o di una foglia che nasce oppure una somma algebrica di giorni , di anni!
Quante definizioni possiamo dare alla vita e con quante la possiamo classificare o meglio desiderare. Qualcuno la vuole spericolata, altri semplice , eroica , agiata , vissuta , felice. Tutti ci diamo da fare per rendere la nostra vita efficente , positiva , qualitativamente e quantitativamente ; bruciamo energie sul tapirulant , stiamo sempre a dieta per rincorrere la giovinezza , la forma smagliante.
Siamo presi dal lavoro per rincorrere una posizione economica e sociale migliore , al punto di sottrarlo alla famiglia , al tempo libero. Passiamo la nostra vita a rincorrere , si , senza accorgerci che ogni giorno ne bruciamo un pezzettino.
La vita è bella come una parola d'amore , bella come sono belle le sensazioni , i sentimenti che a volte proviamo per la persona amata , per i nostri figli , bella come la carezza per un gatto sulle ginocchia che ti contraccambia con le fusa . Ma può essere anche triste e crudele come il più indicibile dei dolori ; un lutto da gestire , una malattia , una delusione . Ci vuole un attimo per cancellare una vita , ma non basta una vita per cancellare un attimo.
La vita è una fregatura!!
La mia non l'ho mai vissuta fino in fondo , mi sono lasciato vivere passivamente , in attesa , come una freccia nell'arco teso.

lunedì 25 febbraio 2008

i miei figli

Ci sono momenti nell'arco della giornata che pensando a loro ,i miei adorati figli, respiro a fondo la soddisfazione che loro ci sono , esistono e dividono con me questi miei giorni.
Questo è uno di quelli. Loro rappresentano il vento per le mie vele, il porto per le mie navi.

domenica 24 febbraio 2008

un bambino a cavallo


Un ricordo felice di mio fratello Ermanno.
Ciao tatè.

mercoledì 20 febbraio 2008

Ciao zio


Cade in questi giorni il nono anniversario della morte del mio prozio (fratello di mio nonno ) Di Addezio Carino , personaggio molto noto in Val Vibrata, sia per il suo impegno politico e sociale , sia per il suo talento artistico, specificatamente alla scultura del gesso. Sua è la realizzazione dell'azienda contadina in miniatura con trebbiatrice funzionante che era l'attrazione di tante feste e sagre negli anni ottanta . Zio Carino era un fuoriclasse per tanti aspetti : estro generosità impegno cultura passione coerenza... Io lo ammiravo tantissimo perchè con il suo modo sempre pacato dava sicurezza. Mi ricordo la gioia di quando mi passava a prendere con il suo 1100 nero con le ruote bianche e mi portava con lui sciare ai Prati di Tivo per vedere la neve oppure quando mi dava del buon elastico per costruire la fionda speciale. Già, la coerenza. Ci fu un episodio che mi è sempre rimasto nella memoria per capire il concetto di coerenza .Ero un giovinetto ,forse 15 anni,e mi muovevo con un ciclomotore. Capitava a volte di rimanere senza miscela e quindi appiedati ; i soldi erano sempre pochi e si mettava o mezzo litro o un litro di carburante alla volta e di strada certo non ne facevi molta. Una domenica andai a fare un giro un pò troppo lungo verso il mare e nel ritorno a un chilometro dal bivio di Corropoli finì la benzina. Poco male dissi tra me e me, arrivo da zio Carino (che era benzinaio ) e mi faccio dare un pò di benzina anche se era domenica e il suo distributore era chiuso.Arrivai a casa sua e tutto contento nel vedermi mi fece entrare.Spiegai la situazione e lui ridendo ma con fermezza mi disse che non mi poteva dare la benzina: se era chiuso lo era per tutti , anche per me. Al contrario non sarebbe stato coerente e lui ci teneva ad esserlo. Mi disse di lasciare lì il motorino e mi avrebbe accompagnato lui a casa con la macchina, poi il giorno dopo sarei dovuto tornare a riprenderlo. E così fu. Quell'insegnamento mi è rimasto sempre nella memoria. Zi Carino era speciale...anche nella morte. La lapide della sua tomba qui ritratta la costruì lui , e di suo pugno scrisse l'epitaffio che dice :"Qui marcisce imputridisce e finisce la mia vita. Carino Di Addezio ".Ciao zio

giovedì 14 febbraio 2008

Grecia agosto 1995


Quando la classe non è acqua
e il fisico non è un optional
ma....un full optional !!!

poesia

Insieme

Ho voglia di lunghi silenzi
addolciti dal suono delle tue parole
e respirando la tua aria
prendo per mano la mia vita
che sa di lotta e di nulla
e il mio tramonto
può diventare aurora
quando a guardarlo sei tu
insieme a me.


LINA FERRANTE

mercoledì 13 febbraio 2008

Come eravamo

Nereto 1979
Li riconoscete?

la transumanza


Un tempo la transumanza,la migrazione stagionale delle greggi,( verso la pianura in autunno e al contrario verso la montagna in primavera) avveniva tramite dei sentieri detti "tratturi" e durava parecchi giorni. Oggi questi spostamenti sono molto più veloci perchè vengono utilizzati camion e.......moto.

venerdì 8 febbraio 2008

Ciao Nicolino


Nicolino se n'è andato in punta di piedi ,senza far rumore.Ci accomunava gli anni giovanili della scuola trascorsi all'istituto professionale di S.Benedetto del Tronto e la malattia. Il suo calvario è durato poco più di due anni. Piango un amico.

mercoledì 6 febbraio 2008

Un duro di me...

Un duro di me , in te,
silenziosamente,
atto morale.

don Giulio

lunedì 4 febbraio 2008

Il mare d'inverno


Il mare d'inverno " è un concetto che il pensiero non considera, è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera "cosi diceva Enrico Ruggeri e non ha tutti i torti. Se vai in spiaggia in questi giorni senza sole vedi che il grigio è imperante: ci sono tutte le sfumature del grigio, l'orizzonte , le onde, perfino i stabilimenti chiusi anche se colorati con i colori dell'estate paiono grigi.Sono poche le persone che incontri,qualche " cane che insegue il nulla, "il vento che domina incontrastato, la voce assordante del mare che copre ogni rumore.Desolante direte voi, eppure io questo mare lo amo. Mi piace camminare da solo di fianco alle onde che si infrangono sul bagnasciuga, onde improvvise che cancellano i sogni, che provocano un amaro risveglio, si, ma poi se alzi lo sguardo all'orizzonte ,sopra la spuma bianca dei cavalloni ritorni di nuovo a sognare, a imbastire un sogno nuovo e cosi ,ogni volta , riprendi una vita che ti sfugge, da un lato migliore.
Ci vado spesso soprattutto quando il tempo è inclemente, porto sempre con me dentro al taschino una solitudine di riserva per paura di non sentirmi abbastanza solo. E lì ,di fronte a quella maestosità, ritrovo sempre me stesso.

ricordo estivo




Un bel ricordo dell'estate 2007 un pomeriggio di pesca con mio figlio Alessandro e il suo amico fraterno Carmine .Siamo andati al lago di pesca sportiva di Piancarani (Campli) ,un posto a me caro perchè mi ricorda il mio amico Erasmo che purtroppo non c'è più.Abbiamo scelto il settore delle carpe per praticare la pesca sportiva,per sentire il pesce che tira ( e che spesso ci beffa),prenderlo e poi rimetterlo in acqua.Ci siamo divertiti ed è stato bello stare insieme; per me poi di più perchè era la prima volta ,dopo tanti anni,che riprendevo in mano una canna da pesca, ma anche perchè era la prima volta che andavo con mio figlio a pescare.Quel pomeriggio rimarrà sempre nei miei ricordi.


venerdì 1 febbraio 2008

Zia Concetta


La mia zia più amata è " Zì Cuncittina".
Lei abita lontano ,in quel di Portamaggiore provincia di Ferrara,ma nonostante questo la sento molto più vicina di tanti altri parenti che abitano nella mia zona. L'ho guardata sempre con ammirazione fin da piccolo.Lei abruzzese trapiantata in romagna ha incontrato tante difficoltà all'inizio ma piano piano ,con tanti sacrifici ( è della razza dei " carnavale") con caparbietà e tenacia e con un grande uomo che è zio Settimo è riuscita a mettere su una famiglia decorosa e sana di principi. Tutte le volte che la vado a trovare mi sembra di andare a casa mia ; sono felice di vederla cosi come sono felice di incontrare lo zio e le mie care cugine e le loro adorate figliole. (Nella foto io occupo il posto di Laura quel giorno assente)