martedì 24 febbraio 2009

poesia (la terapia)

L'esercito bianco
di opliti moderni
attende il mio giorno.
Il capitano Bruera
mi prende in consegna
mi scruta m'interroga
ascolta il mio cuore.
Esili mani affondano
fino a sfiorare l'anima.
L'esercito bianco
mi circonda e mi guarda
il capitano sussurra ed espone
il generale annuisce e concorda.
Tristezze fuggitive
plagiano la mia ragione.
Sotto la cappa
si affilano le armi
si alza lo scudo
per l'ennesima lotta.
Un ago colorato
dal sorriso di un soldato
preceduto da un respiro
si adagia nel rosso del tappeto
che ormai cela ogni dolore.
L'ennesima sfida
si conclude a mio favore.
Leonida ha coraggio
ma Serse non ha timore
in un giorno di sole o di pioggia
avrà le mie notti e le mie aurore.

venerdì 20 febbraio 2009

occhi belli


Ciao Federica !!!

martedì 17 febbraio 2009

poesia

Guardami bene
con quegli occhi appassiti...
è turbato il mio cielo.
Sporgiti ancora
nel pozzo indifeso
dove il sasso caduto
non trova il suo anello
dove la luna scapigliata
si pettina al buio.
Guardami bene
e conta i miei passi
nel sentiero infangato
dove il piede affondato
non trova la sua impronta.
Riecheggia uno sparo
ma è una falsa partenza
torno sui miei passi
con immutata speranza.
Guardami bene
sono un fiore reciso
dentro un bicchiere.

domenica 15 febbraio 2009

foto ricordo


Piazza S.Pietro dicembre 1999.

Foto ricordo con gli amici Domenico Tavoni e Tonino Leli detto "cesenà".

venerdì 13 febbraio 2009

saranno famosi


Una formazione del calcio giovanile Neretese del 2001.
Da sinistra in piedi :Edoardo Lelii, Davide Di Egidio, Ervis Begai, Alessandro Palestro, Pierangelo Rosati, Matteo Di Pietro, Luca Di Filippo,.
Accosciati: Gianluca Tonelli, Marco Traini, Giovanni De Berardinis, Francesco Tonelli, Matteo De Luca, Mario Di Nicola, Yannick Lucidi.
( foto Fagotti )

mercoledì 4 febbraio 2009

lunedì 2 febbraio 2009

poesia

Silenzio intorno a colui
che ha sempre taciuto
oppure ha mormorato basso
la propria preghiera
per salvare il mondo.
Il Dio dell'incomunicabilità
è morto,
sovrano di ogni rumore,
ma cosa ci siamo detti
in tutti questi anni
noi che abbiamo parlato tanto,
parole, parole, inutili
raccomandazioni alla morte
di vivere ancora un giorno.
Felice colui che muore
senza dire nulla,
lieto della sua follia
che non fece rumore
e sta ingemmando
tutti gli ulivi.

Alda Merini