mercoledì 20 febbraio 2008

Ciao zio


Cade in questi giorni il nono anniversario della morte del mio prozio (fratello di mio nonno ) Di Addezio Carino , personaggio molto noto in Val Vibrata, sia per il suo impegno politico e sociale , sia per il suo talento artistico, specificatamente alla scultura del gesso. Sua è la realizzazione dell'azienda contadina in miniatura con trebbiatrice funzionante che era l'attrazione di tante feste e sagre negli anni ottanta . Zio Carino era un fuoriclasse per tanti aspetti : estro generosità impegno cultura passione coerenza... Io lo ammiravo tantissimo perchè con il suo modo sempre pacato dava sicurezza. Mi ricordo la gioia di quando mi passava a prendere con il suo 1100 nero con le ruote bianche e mi portava con lui sciare ai Prati di Tivo per vedere la neve oppure quando mi dava del buon elastico per costruire la fionda speciale. Già, la coerenza. Ci fu un episodio che mi è sempre rimasto nella memoria per capire il concetto di coerenza .Ero un giovinetto ,forse 15 anni,e mi muovevo con un ciclomotore. Capitava a volte di rimanere senza miscela e quindi appiedati ; i soldi erano sempre pochi e si mettava o mezzo litro o un litro di carburante alla volta e di strada certo non ne facevi molta. Una domenica andai a fare un giro un pò troppo lungo verso il mare e nel ritorno a un chilometro dal bivio di Corropoli finì la benzina. Poco male dissi tra me e me, arrivo da zio Carino (che era benzinaio ) e mi faccio dare un pò di benzina anche se era domenica e il suo distributore era chiuso.Arrivai a casa sua e tutto contento nel vedermi mi fece entrare.Spiegai la situazione e lui ridendo ma con fermezza mi disse che non mi poteva dare la benzina: se era chiuso lo era per tutti , anche per me. Al contrario non sarebbe stato coerente e lui ci teneva ad esserlo. Mi disse di lasciare lì il motorino e mi avrebbe accompagnato lui a casa con la macchina, poi il giorno dopo sarei dovuto tornare a riprenderlo. E così fu. Quell'insegnamento mi è rimasto sempre nella memoria. Zi Carino era speciale...anche nella morte. La lapide della sua tomba qui ritratta la costruì lui , e di suo pugno scrisse l'epitaffio che dice :"Qui marcisce imputridisce e finisce la mia vita. Carino Di Addezio ".Ciao zio

1 commento:

Ermanno ha detto...

La sua vita e le sue azioni restano per me l'esempio di come si può perseguire un ideale distante da dio come fosse una religione. Massimo rispetto per lui.
Ciao a presto