mercoledì 16 dicembre 2009

Sperott


Nereto , il mio paese, è stato sempre una fucina di personaggi eccellenti che sono rimasti nella memoria collettiva per la loro estrosità per il loro modo di fare , per le loro caratteristiche che li rendevano unici e che riuscivano a calamitare l'attenzione degli altri determinando divertimento o ammirazione o simpatia.

Di solito ci accorgiamo della grandezza di questi personaggi quando non ci sono più perchè sentiamo la loro mancanza. Uno degli ultimi che ci ha lasciato è sicuramente Bianconi Celestino detto " Celestrò"...sicuramente il suo ricordo rimarrà indelebile nella nostra memoria. Ma di lui parlerò un'altra volta.

Negli anni 80 ero un assiduo frequentatore del bar Roma di Ninetta e Giannmè ; in quegli anni non c'era molto da fare come divertimento per noi giovani e il bar era l'unico posto dove andare dopo la scuola o il lavoro. Ero un buon giocatore di flipper e biliardino e mi piaceva molto guardare gl'altri che giocavano a carte, soprattutto i " professionisti", cioè un gruppo di giocatori molto bravi a briscola e tre sette che frequentavano il bar.Uno di questi si chiamava " Sperott" ( Gasperino Leone) e mi incantava per il suo modo di vivere la partita a carte. Concentratissimo, contava tutte le carte e giocava in modo passionale, quasi fisico, tanto da rischiare l'infarto. Non amava perdere ed essere il suo compagno era davvero dura perchè se sbagliavi erano c.... amari (rimproveri epiteti e bestemmie volavano).

I suoi avversari erano Ròis, Peppe Vallese, Ivo Sciumèk, Sciarretta, Umberto Mincioni e altri che non ricordo. Quando giocavano monopolizzavano tutto il bar e vedevi intorno al loro tavolo 20 persone tutte silenziose e attente pronte alla fine di ogni "mano" di briscola ad esplodere con critiche e commenti che nessun giocatore accettava (soprattutto Sperott). Mi piaceva sedermi vicino a lui per vedere come giocava; non era fortunato ma molto abile e pur avendo carte inferiori spesse volte riusciva a spuntarla e .....lì si trasformava: un suo tipico atteggiamento era quello di alzarsi in piedi e puntare a mo' di coltello la carta che gli avrebbe dato la vittoria alla gola dell'avversario per poi scaraventarla sul tavolo con violenza facendo saltare tutte le carte tra le grida di tutti i presenti. Mitico!! Mi piaceva anche il suo modo di fare, ironico ma anche serio e inoltre non le mandava a dire ma si esponeva in ogni discussione da bar sia essa politica o sociale.

Per un timido come me lui rappresentava un modello in tema di coraggio e mi dava sicurezza e se in seguito il mio carattere è un po' cambiato forse il merito è anche suo; chissà!!

Sperott se n'è andato una decina di anni fa ma il suo ricordo è sempre vivo nella mia mente come quelle storiche partite a briscola che da allora non ho più avuto modo di assistere. Ho conosciuto suo figlio Roberto che da anni si è trasferito a Brescia e che questa estate dopo tanti anni ho rivisto al mare; abbiamo parlato per un po' e gli ho ricordato che suo padre era un grande.


Nella foto Sperott

1 commento:

Ermanno ha detto...

Non saprei dirti chi, ma il signor Leone mi ricorda vagamente un lontano parente del versante Pignotto.

Ciao a presto.