Una voce calda
conciliante
da vita a un lampo negl'occhi
subito spento
da un'ombra di tristezza.
Ritagli di ricordi
momenti di un tempo
che mai più ritornerà....
Ma è solo un attimo
scuoto la testa
e rido di me stesso.
E' lì latente
un bisogno insoddisfatto
incapace di soddisfare.
E' una sostanza sfuggita
chissà quando
chissà dove
un pallido ricordo
a rendere difficile la solitudine
nevrotica la ricerca
improbabile l'incontro.
Nereto gennaio 2008
martedì 6 maggio 2008
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1 commento:
Sembra un piccolo capolavoro di Escher dove si può scegliere fra probabilità, permissività e imprevisti.
Ciao a presto
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